Anna vuole sottrarre il figlio Anders di 8 anni ad un padre violento, e si rifugia con il bimbo in un luogo segreto, nell'appartamento all'interno di un immenso condominio. Per riuscire a dormire tranquilla, mette nella sua stanza un apparecchio elettronico, chiamato babycall. Durante la notte, però, inizia a sentire dei rumori sospetti, dei gemiti misteriosi che sembrano provenire da altre stanze del condominio, e che sembrano essere i lamenti di un bambino che sta per essere ucciso. Intanto ad Anders inizia ad apparire una figura infantile, e su un suo disegno appaiono delle strane macchie di sangue. La madre ed il figlio sono ancora in pericolo?
Regia: Pål Sletaune. Con Kristoffer Joner, Noomi Rapace, Vetle Qvenild Werring, Stig R. Amdam, Maria Bock, Torkil Johannes Swensen Høeg.
Nato nel 1960, Pål Sletaune si è laureato in letteratura, fotografia e storia dell’arte all’Università di Oslo. Ha diretto tre lungometraggi e diversi cortometraggi. Babycall è il suo quarto film. Nel 1998 la rivista Variety lo ha dichiarato tra i 10 più promettenti registi di tutto il mondo.
Festival Internazionale del Film di Roma 2011: Miglior Attrice a Noomi Rapace
Hessian Film Award 2011: Nomination per Miglior Film
Festival internazionale del film fantastico di Gérardmer 2012: Premio della critica e Miglior Film
"Babycall s' interroga sulla maternità con sfumature horror." Ciak
"Babycall ha un percorso narrativo onesto ed un'ottima interpretazione dei suoi protagonisti." Duellanti
"Nulla è come sembra e realtà e finzione si mescolano pericolosamente." Eco del Cinema.com
"Una storia di violenza familiare e di agghiacciante paranoia, che ha fatto soffrire la dura Noomi Rapace fino al dolore fisico." XL, La Repubblica.
"Gli aspetti fantastici sono relativizzati in favore di un più radicale e realistico malessere visivo, specchio di una società solo all'apparenza perfetta." Film TV