Fine `800, un piccolo villaggio della Danimarca. Due anziane sorelle, figlie di un pastore luterano e dedite alle opere di misericordia, accolgono come domestica in casa propria Babette Hersand, fuggita dalla Francia con l`accusa di essere una communnard. La comunità religiosa locale, rigida e bigotta, la ospita per ben 14 anni, finchè dalla Francia arriva una grossa somma in denaro, frutto di una vincita alla Lotteria. Tutti pensano che Babette userà questa somma per tornare in patria, ma lei ha in mente una gustosa sorpresa, che farà luce sul suo misterioso passato...
Regia: Gabriel Axel. Con Stéphane Audran, Jarl Kulle, Bodil Kjer, Brigitte Federspiel, Bentt Rothe, Jean-Philippe Lafont, Bibi Andersson.
Oscar® 1988: Miglior Film Straniero
Cannes Film Festival 1987: Premio della Giuria Ecumenica, Menzione Speciale
Nastri D'Argento 1988: Miglior Attrice Straniera
Premio Bafta 1989: Miglior Film Straniero
"[...] è un piccolo capolavoro di delicata grazia." Il Morandini 2012
"[...] è uno dei pochi, autentici capolavori degli ultimi anni." Francesco Mininni, Magazine Italiano Tv.
"Una commedia sulle contrastanti concezioni religiose, lo scontro tra civiltà, il valore del cibo come opera d'arte, le rivendicazioni politiche contro la cecità dei meschini." Film TV
"Un pranzo per la pace." Mymovies.it
"Da non perdere." Movieplayer.it
"Il pranzo di Babette: quando un film diventa magistero." Famigliacristiana.it
CG Entertainment ha deciso di rendere omaggio ad uno dei grandi capolavori del cinema mondiale, Il pranzo di Babette di Gabriel Axel, premio Oscar come Miglior Film Straniero nel 1988, realizzando un`Edizione Limitata e Numerata a partire dalla nuova versione in HD. L`edizione contiene: il DVD ed il Blu-Ray dalla nuova versione HD, un booklet dal titolo: Un anticipo di Cielo di Virgilio Fantuzzi S.J., Marco Vanelli, estratto da "La Civiltà Cattolica", 2017, Volume IV, 390-400
Un documentario inedito dal titolo: "Dell’equilibrio e del contrasto ovvero L’arte della felicità" con interviste esclusive agli chef Antonia Klugmann, Davide Oldani e Heinz Beck, oltre che al produttore Luigi Musini, che scoprì e distribuì il film nei cinema italiani, e al giornalista e critico Paolo Mereghetti.
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