Fedele trasposizione del testo evangelico, il film di Pasolini rilegge la vita di Gesù in un'ottica reale e umana, libera dai luoghi comuni dell'iconografia classica. Dall'annunciazione alla crocifissione e alla successiva resurrezione, il Vangelo secondo Matteo è pervaso da una sensibilità laica che mette in risalto la sfera umana di Cristo rispetto a quella divina.
Regia: Pier Paolo Pasolini. Con Enrique Irazoqui, Margherita Caruso, Susanna Pasolini, Marcello Morante, Mario Socrate, Settimio Di Porto, Otello Sestili, Ferruccio Nuzzo, Giacomo Morante, Alfonso Gatto.
25° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia 1964: Premio Speciale della Giuria, Premio OCIC, Premio Fipresci, Premio Federazione Italiana Cineforum, Premio Grifone d'Oro
Nastro d'Argento 1965: Miglior film, Miglior fotografia, Migliori costumi
"Pasolini porta in dote la profondità interiore cui arriva la cinepresa se materialmente in mano a un poeta che tramanda voglia di pace e di spada." Corriere della Sera