Ludovico Massa, detto Lulù, operaio milanese sfiancato dalla fabbrica, tormentato dall’ulcera e con due famiglie a carico è un convinto sostenitore del lavoro a cottimo, grazie al quale può permettersi l’automobile, altri piccoli e futili beni di consumo e forse, un giorno, anche la pelliccia per la sua 'signora'. Un lavoratore stacanovista amato dai padroni per l’eccezionalità dei ritmi di produzione e odiato dai colleghi per il suo eccessivo servilismo, che pur riuscendo a godere della stima dei superiori e di un buono stipendio, non riesce, a causa dell’alienazione procuratagli dalla fabbrica, ad avere una vita sociale e familiare normale. Un giorno, mentre vanta ai compagni i suoi ritmi di impareggiabile cottimista, perde un dito in un incidente: è l’inizio di una crisi che lo porterà a rivedere le sue posizioni politiche ed esistenziali.
Regia: Elio Petri. Con Gian Maria Volonté, Mariangela Melato, Mietta Alberini, Salvo Randone, Gino Pernice, Luigi Diberti .
Premiato ex aequo a Cannes con 'Il caso Mattei' di Francesco Rosi, sempre con Gian Maria Volontè. La musica è di Ennio Morricone, tra le più riuscite e geniali del compositore.
Cannes Film Festival 1971: Palma d'Oro.
"Realizzato con un robusto linguaggio cinematografico, imperniato su un personaggio disegnato con molta esattezza psicologica e umana, il film ha un felice piglio documentario che gli conferisce verità ed efficacia." Segnalazioni Cinematografiche
"Tentativo riuscito di portare sugli schermi, tra commedia e denuncia, il clima di una stagione di tristi lotte. Immenso e istrionico Volonté." Film TV