Pasquale un giorno decide di cambiare nome e farsi chiamare Tony. Nato a Bari, quartiere Madonnella, a 9 anni, nella metà degli anni Sessanta, migra oltreoceano con la famiglia e cresce da vero americano, tutto hot dog e rockabilly. Non è mai ritornato in Italia, fino a quando, ormai tassista di professione a Yuma, un blitz anti-immigrazione alla frontiera con il Messico lo costringe a scegliere: la galera in Arizona, o la deportazione in Italia per dieci anni. Il reato? Trasporto a bordo del suo taxi di migranti illegali negli Stati Uniti. Tony opta per la deportazione. Rientrato in Italia, col suo sogno americano andato in pezzi, si ritrova completamente solo in quello che definisce "un altro pianeta", un piccolo Paese immobile senza opportunità. Nello scenario desolante in cui vive ai margini dell’autostrada, Tony indossa ancora il suo cappello da cowboy e non sembra proprio disposto ad arrendersi.
Regia: Ascanio Petrini. Con Pasquale Donatone.
Film della Critica 2020, insignito dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, SNCCI
76° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, 34° Settimana Internazionale della Critica
"Una storia di sogno e fallimento del sogno che ci fa riflettere sui muri di Trump, sulla politica attuale fondata su paura e discriminazione." Cinematografo.it
"Una commedia all'italiana decostruita, amara e impossibile." Mymovies.it