Nel giorno della partita di qualificazione per i Mondiali di calcio fra Iran e Bahrain, una ragazza si mimetizza in un autobus zeppo di tifosi urlanti per riuscire ad entrare allo stadio, dove le donne iraniane non sono ammesse.Poco prima del calcio d'inizio viene però smascherata dai militari e rinchiusa in una zona di sicurezza insieme ad altre ragazze. La tortura più grande? Udire le grida e gli applausi che provengono dagli spalti, senza poter assistere al tanto agognato incontro. Ma le tifose non si arrendono...
Regia: Jafar Panahi. Con Sima Mobarak Shahi, Shayesteh Irani , Ida Sadeghi, Safar Samandar, Golnaz Farmani , Mahnaz Zabini .
A causa della sua opposizione al regime iraniano, Jafar Panahi ("Il Cerchio") è stato condannato a sei anni di carcere e al divieto per venti di realizzare e dirigere film, scrivere sceneggiature, rilasciare interviste a media iraniani e stranieri, con l'obbligo di non lasciare il paese. Il film è girato, secondo le intenzioni del regista, con stile documentaristico. I luoghi e l'evento sono reali.
56^ Berlinale (2006): Orso d'Argento.
" [...] un film fresco, commovente, spiritoso e coraggioso [...]." Valerio Caprara, Il Mattino.
" [...] una commedia tonica e pungente, dunque capace di far cadere le maschere del potere meglio di tanti film impegnati." Fabio Ferzetti, Il Messaggero.
"[...] capolavoro di un autore in stato di grazia." Tullio Kezich, Il Corriere della Sera
"Splendido." Rivista del Cinematografo.
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