Una giovane donna, tra le macerie di una città in guerra, si prende cura del marito, ridotto allo stato vegetale da una ferita recente. Circondata dalla violenza degli scontri e abbandonata dai familiari, la donna si troverà ad aprire le proprie frustrazioni e paure al silenzioso corpo del marito, rivelandogli un pezzo alla volta le ombre di una vita insieme.
Regia: Atiq Rahimi. Con Golshifteh Farahani, Hamid Djavadan, Massi Mrowat, Hassina Burgan.
"Geniale traduzione di una riscossa diretta dall'afgano Atiq Rahimi e recitata con mille sfaccettature da Golshifteh Farahani. Una voce originale." Maurizio Porro, Il Corriere della Sera
"[...] il soliloquio è imbastito con raffinatezza letteraria [...] sulla linea di un percorso di emancipazione che, partendo da un preciso contesto culturale (l'integralismo islamico), finisce per assumere un valore emblematico." La Stampa
"Una di quelle opere straordinarie che ogni tanto il cinema sa dare." Natalia Aspesi, La Repubblica
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