La fabbrica chiude e licenzia. Tre uomini, per protesta, per rabbia, per solidarietà, si ritrovano insieme una notte a occupare una torre della fabbrica. Salvatore, operaio, Giorgio, rappresentante sindacale, e Luca, impiegato ipovedente. Abbandonati da tutti, nella disperata attesa che arrivi qualche giornalista, questi tre punti di vista così diversi sul mondo ripercorrono gli ultimi trent’anni della vita del Paese, gli anni che li hanno portati su quella torre pericolosa. Anni di occasioni sprecate, di speranze tradite, di crimini e stragi, di ribaltoni e giochi di potere.
Regia: Felice Farina. Con Francesco Pannofino, Roberto Citran, Carlo Giuseppe Gabardini.
La torre su cui si arrampicano i protagonisti è il camino di scarico del vapore acqueo della Centrale Termica BIT di Iren Energia. Misura 56 metri ed è visibile da Corso Unità d’Italia a Torino.
Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia 2014: XI Edizione delle Giornate degli Autori
"Un originale ritratto dell’Italia di oggi." L'Espresso
"Un appassionato [...] dramma sociale, che scava nella disperazione e nella rabbia di chi sta per perdere il lavoro." Il Giornale
"Film coraggioso." Corriere della Sera
"Pannofino spacca lo schermo e anche il pacato Citran regge bene la parte." Il Mattino
"II film di Felice Farina, sostenuto dal montaggio intelligente e febbrile di Esmeralda Calabria, è potente, duro, ironico. È bello." La Repubblica
"Uno dei film italiani più appassionati e significativi visti al Lido." Il Messaggero
"Un tuffo al cuore." L'Unità
"Il film più piccolo della scuderia italiana a Venezia si rivela come il più importante e vitale della Mostra." Film Tv
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