Trastevere, luglio 2006. Il quartiere della Capitale è in subbuglio: lo scrittore, fumettista, stilista di successo, attivista di diritti civili e grande genio della comunicazione, Leonardo Zuliani, è scomparso. I suoi fan si accalcano davanti a casa sua, dove sua madre, disperata, è in contatto con la polizia per capire cosa è successo, mentre ogni canale TV parla di lui. Ma chi è realmente Zuliani?
Regia: Alberto Caviglia. Con Davide Giordano, Anna Ferruzzo , Omero Antonutti , Bianca Nappi, Mimosa Campironi , Alberto Di Stasio, Lorenza Indovina, Francesco Russo, Niccolò Senni , Paola Minaccioni, Marco Ripoldi , Josafat Vagni, Massimiliano Gallo, Carolina Crescentini, Vinicio Marchioni, Antonio Zavatteri, Massimo De Lorenzo , Francesco Pannofino, Tommaso Mercuri , Valerio Cerullo , Manuel Mariani, Francesco Arca, Corrado Augias, Tinto Brass, Fabio Fazio, Elio, Gian Alfonso Pacinotti, Vittorio Sgarbi, Kasia Smutniak, Mara Venier, Enrico Mentana, Giancarlo Magalli.
72° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia 2015, Sezione Orizzonti: Premio Arca Cinemagiovani come Miglior Film Italiano a Venezia e Premio "Civitas Vitae Prossima"
David di Donatello 2016: Alberto Caviglia candidato come Miglior regista esordiente
"[...] Geniale idea, che chiaramente si ispira a 'Zelig' di Woody Allen nella natura di falso documento." Corriere della Sera
"[...] Una stravagante satira surreale." La Repubblica
"Un'opera da proiettare agli studenti in modo che non crescano altri Zuliani e che un perverso sistema di comunicazione non versi lacrime sulla sua scomparsa." Il Secolo XIX
"Il mockumentary di Caviglia è divertente." Il Messaggero
"Esilarante, ma capace di far pensare, comico, ma anche malincomico." Il Corriere
"Tutti i luoghi comuni dell'antisemitismo sono rivoltati come un calzino." La Stampa
"Capita raramente di imbattersi in qualcosa che possiamo a buon diritto chiamare satira." Il Foglio
"Un film radicale, che non ha rispetto di nulla e di nessuno. E' irriverente, ma di un'irriverenza che nasconde un pensiero profondo che riesce a far ridere su questioni complesse." Gianni Canova