Nel 1943 Silvano Lippi è un ufficiale italiano in Grecia. Ma con la caduta di Mussolini e la fondazione della Repubblica di Salò, alla quale rifiuta di aderire, la sua vita cambia. Venne perseguitato come traditore dai fascisti e poi deportato a Mathausen, dove il suo unico scopo diventa quello di sopravvivere per ricordare. Passati gli anni, dopo aver affidato i suoi ricordi solo alla parola scritta, Silvano decide di raccontare davanti alla macchina da presa qui 39 mesi passati all'inferno.
Regia: Giovanni Cioni.
57° Festival dei Popoli
Cinéma du Réeel 2016
"Un cinema che produce emozioni, pensieri e universalità eludendo qualsiasi banalizzazione di atrocità che non avrebbero mai dovuto essere." Mymovies.it
"Il viaggio stesso allora diventa il movimento di un revenant, compenetrazione di un punto di vista estremo e periferico, come lo sguardo di un sopravvissuto che continua a vedere quello che non si scorge a occhio nudo." Indie-eye.it
"Cioni procede [...] mettendo assieme un film in cui le immagini più potenti non sono tanto, o non solo, quelle che vediamo, ma piuttosto quelle che le parole [...] del protagonista sanno evocare." Pointblack
"Giovanni Cioni filma questo singolare paradosso che è la scomparsa del sopravvissuto, la sua oscena riconciliazione con la morte programmata. Film magnifico." Le Monde
Consigliato a partire dalla scuola secondaria di secondo grado