Nella Russia del 1912 un operaio, accusato ingiustamente di furto da un caporeparto, si impicca. I compagni organizzano uno sciopero di protesta; i padroni per incastrarli assoldano dei provocatori. L’intervento della polizia provoca un massacro.
Regia: Sergej M. Ejzenstejn. Con Aleksandr Antonov, Michail Gomorov, Maksim Strauch, Grigorij Aleksandrov.
Primo lungometraggio di Ejzenstejn che ne è anche cosceneggiatore, doveva far parte di una serie, non realizzata, di film dedicati alla rivoluzione.
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