Tarkovskij racconta le tappe della crisi e dell’evoluzione artistica di Andreij Rubliov, uno dei maggiori decoratori di icone del Quattrocento, alla luce dell’evolversi della situazione storica russa. Rubliov, inorridito dalla ferocia della guerra, decide di rinunciare alla sua arte e, nonostante il suo maestro Teofane il Greco tenti di dissuaderlo, Rubliov terrà duro per quattordici anni. Solo quando vedrà un giovane fondere miracolosamente una campana, capirà che è giunto il momento di porre fi ne al suo silenzio e di dare un nuovo senso alla sua arte.
Regia: Andrej Tarkovskij. Con Anatolij Solonicyn, Ivan Lapikov, Nikolaj Grin'ko.
Andreij Rubliov è considerato un ""capolavoro ritrovato del cinema sovietico"" anche perché la censura ne aveva impedito la proiezione con l’accusa di essere troppo lungo, violento e viziato da gravi errori ideologici e pertanto lontano dalla comprensione delle masse.
"[...] il capolavoro di Tarkovskij è il più maturo risultato, in campo cinematografico, della cultura del dissenso nell'URSS." Il Morandini 2012
"Andrej Rublev, parte dalla realtà, dalla veridicità storica, per poi astrarre, metaforizzare e dire altro. A guadagnarne è sicuramente il cinema, che si esalta in tutta la sua grandezza e magnificenza." Filmedvd