L`ambientazione è quella di un hotel, o forse di una clinica di lusso. Una giovane donna è assediata da uno sconosciuto, che sostiene di averla già incontrata, l`anno precedente, a Marienbad. Lei però non ricorda assolutamente il loro primo incontro, mentre l`uomo insiste a volerla portare via con sè. Lei esita, i due si corteggiano, si avvicinano e si allontanano, mentre il mistero che li lega si infittisce...
Regia: Alain Resnais. Con Delphine Seyrig, Giorgio Albertazzi, Sacha Pitoëff.
La sceneggiatura e i dialoghi sono dello scrittore Alain Robbe-Grillet, ispirati al romanzo "L'invenzione di Morel" dello scrittore argentino Adolfo Bloy Casares. Il film ottenne un grande successo di critica all'epoca, e scioccò il pubblico per le sue arditezze narrative. Nel film viene mostrato, con valenza simbolica, il "gioco dei fiammiferi": si tratta della variante dell'antico Nim, che consiste nel disporre 16 fiammiferi in 4 file decrescenti. Ognuno dei due giocatori deve togliere dal tavolo un numero di fiammiferi a piacere, purché da un'unica fila. Vince chi riesce a giocare per ultimo, lasciando sul tavolo l'ultimo fiammifero dell'avversario. Questo gioco diventò di tendenza per un certo periodo, dopo l'uscita del film, nei salotti dell'alta borghesia.
Oscar® 1962: Nomination come Miglior Sceneggiatura Originale.
26° Mostra d'Arte Internazionale di Venezia 1961: Leone d'Oro Miglior Film
"Una ricerca sul tempo e la memoria e un esperimento sull'intercambiabilità dei discorsi e delle situazioni." Il Mereghetti 2011
"Un film ipnotico e labirintico, come un gioco dalle regole inafferabili." Film TV
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