1860, Torino è capitale d’Italia. Monsù Travet è un mite impiegato del Regno, ligio al dovere e sposato in seconde nozze a Rosa, donna avvenente e di alte pretese nonostante le modeste entrate del marito. Per un caso il nuovo capoufficio di Travet si trasferisce nel suo stesso palazzo e, incantato dalla bellezza di Rosa, comincia a circondare la donna di attenzioni. In ufficio intanto si vocifera delle "aderenze" con il potere del povero impiegato che, ignaro, continua ad assecondare i capricci della moglie.
Regia: Mario Soldati. Con Gianni Agus, Alberto Sordi, Gino Cervi, Carlo Campanini, Laura Gore, Vera Carmi.
Nastro d'Argento della SNGCI 1946 per la Migliore Scenografia e a Gino Cervi come Miglior Attore non Protagonista.
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