Il titolo prende avvio da una tradizione popolare calabrese e del sud in genere, e dalla raccomandazione che la madre di Rotella faceva all'artista nella Catanzaro degli anni Venti, di non uscire negli assolati pomeriggi estivi. Il documentario è una lunga confessione in cui l'ottantacinquenne maestro del decollage si racconta, tra l'ironico e l'esistenziale, sotto un cielo plumbeo milanese che trasuda pioggia e malinconia.
Regia: Mimmo Calopresti. Con Mimmo Calopresti , Mimmo Rotella, Paolo Nava.
61° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia 2004: In concorso nella sezione Venezia Digitale.
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