Mongolia: nel deserto del Gobi una famiglia assiste come ogni anno al parto di una delle loro cammelle. Questa volta però c'è una novità: uno dei nascituri, venuto alla luce con grande fatica e dolore della madre, è albino e la cammella si rifiuta di riconoscerlo come suo figlio, di allattarlo e curarsi di lui. L'unica cosa che può salvare il cucciolo è l'arrivo di un musicista dalla città...
Regia: Luigi Falorni, Byambasuren Davaa. Con Janchiv Ayurzana, Chimed Ohin.
Per realizzare il film, i registi hanno vissuto per un certo periodo con una famiglia di nomadi, studiandone gli usi e le tradizioni.
Oscar® 2005: Candidato come Miglior Film Straniero.
"Un gioiello!" Roberto Nepoti, La Repubblica
"Poetico e divertente." Il Manifesto.
"[...] Le lacrime del cammello hanno conquistato il mondo[...]" L'Unità.
"Una fiaba, [...] metterà d'accordo cinefili e bambini." Alberto Crespi, l'Unità.
"Narra una storia e descrive un paesaggio, divenendo un insegnamento morale." FIlm TV