Un sindaco dichiaratamente fascista, uno scrittore di sinistra inquieto e "provocatore", un giovane e un po’ ingenuo consigliere comunale dell’opposizione. E sullo sfondo una città, Latina, creata sotto il fascismo col nome di Littoria, dove si discute il nuovo piano regolatore. Passato e presente si intrecciano in un vero e proprio corto circuito politico nell’imminenza delle elezioni che nel 2001 porteranno Silvio Berlusconi al governo.
Regia: Gianfranco Pannone.
Il regista Pannone, anche autore della sceneggiatura, si è diplomato nel 1990 al Centro Sperimentale di Cinematografia. Allievo di Giuseppe De Santis, Carlo Lizzani e Iván Szabó, è stato assistente alla regia di Pupi Avati.
" Un ritratto su cui vale la pena riflettere, per capire quanto sia provinciale certa politica italiana." Aldo Grasso, Il Corriere della Sera.
"[...] un documentario tra Mani sulla città e commedia all'italiana." Alessandra Levantesi, La Stampa.
"[...] un bello squarcio sulle contraddizioni del nostro Paese." Il Mereghetti, Dizionario dei Film.
"Latina/Littoria dimostra che il cinema non deve essere necessariamente finzione o documentario. Qui la storia e gli interpreti (veri) s'afferrano a tal punto che la realtà diventa poesia." Vittorio De Seta.